segunda-feira, 24 de janeiro de 2011

L'unione dei cristiani: una sfida e un impegno

Mi ero illuso che fosse facile pregare insieme con i nostri fratelli e sorelle protestanti della Chiesa Evangelica (presenti in Guinea dal 1940). Mi ero fatto l'idea di una Chiesa aperta al mondo, pronta a dialogare con le altre denominazioni cristiane. Ho dovuto ricredermi. Incontrandomi con il loro presidente, il pastore José Paulo (di professione avvocato), mi sono sentito rispondere: "Nòs nao partilhamos a vossa ideologia ecumenica" (=Noi non condividiamo la vostra ideologia ecumenica). Ho avuto l'impressione che non stessimo nella stessa lunghezza d'onda, che il linguaggio non fosse lo stesso. Insomma, che il fratello evangelico avesse paura di qualche cosa. Pazienza, è un'occasione perduta. L'ecumenismo, per il momento, lo faremo soltanto noi cattolici, aspettando momenti migliori.
Ma l'idea della settimana di preghiera per l'unità dei cristiani non era nata da un protestante, lo scozzese Paul Watson?

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